Il Ristorante

La Cucina

Il Barbecue e la Landeria

La Cantina

La Nostra Storia

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Il Barbecue e la Landeria

La Cantina

La Nostra Storia

Il Ristorante

ristoranteLazaroun1
ristoranteLazaroun2
ristoranteLazaroun3
ristoranteLazaroun4
ristoranteLazaroun5
ristoranteLazaroun7
ristoranteLazaroun8
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Il Ristorante Lazaroun è considerato uno dei migliori dell’entroterra riminese, situato in un angolo suggestivo del centro storico dell’antica Santarcangelo di Romagna, ancora oggi vivace luogo di arte e di cultura, vicinissimo sia alle spiagge sabbiose della Riviera, sia alle belle alture del Montefeltro.

I locali che ospitano il ristorante, parte di un palazzo a ridosso della cinta muraria medievale, risalgono al 1400 e sono stati oggetto di un attento restauro alla fine degli anni Novanta, durato circa quattro anni, grazie al quale sono tornati alla luce gli antichi muri di pietra, i pavimenti di cotto, così come le affascinanti grotte tufacee scavate ancor prima, intorno al 1300, vera particolarità del sottosuolo santarcangiolese, usate nel passato probabilmente come luoghi di culto, poi rifugi, magazzini, cantine e addirittura abitazioni.

Entrando nel ristorante si respira immediatamente un’atmosfera equilibrata e accogliente, esaltata dalle tonalità calde dei muri di pietra e dei mattoni a vista, dalle sinuose arcate, dalle travi di legno, dalle luci morbide. Anche l’arredo è in armonia con questo clima di serena familiarità, arricchito da tele con poesie e disegni del conterraneo maestro Tonino Guerra.

La struttura architettonica si sviluppa principalmente al piano terra, a cui si può accedere dall’ingresso di Via del Platano 21 o da quello originario di Contrada dei Fabbri 4, con varie sale ed una deliziosa veranda che in estate resta a cielo aperto, perfettamente agibile anche in inverno; alla veranda si affaccia un romantico terrazzino; la capienza del locale è di circa 140 posti, distribuiti in salette ariose e raccolte, comunicanti l’una con l’altra, che lasciano agli ospiti la giusta riservatezza ed un’adeguata tranquillità; all’occorrenza la disposizione delle varie sale permette di creare ampi spazi per eventi e cerimonie.
Sullo stesso livello si trovano anche le moderne ed attrezzate cucine, mentre al primo piano sono stati ricavati gli ampi servizi. Nell’area sottostante il ristorante sono visitabili le grotte tufacee, con uno spazio destinato alla cantina.

Il ristorante è stato ristrutturato senza barriere architettoniche.

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Il Ristorante Lazaroun è considerato uno dei migliori dell’entroterra riminese, situato in un angolo suggestivo del centro storico dell’antica Santarcangelo di Romagna, ancora oggi vivace luogo di arte e di cultura, vicinissimo sia alle spiagge sabbiose della Riviera, sia alle belle alture del Montefeltro.

I locali che ospitano il ristorante, parte di un palazzo a ridosso della cinta muraria medievale, risalgono al 1400 e sono stati oggetto di un attento restauro alla fine degli anni Novanta, durato circa quattro anni, grazie al quale sono tornati alla luce gli antichi muri di pietra, i pavimenti di cotto, così come le affascinanti grotte tufacee scavate ancor prima, intorno al 1300, vera particolarità del sottosuolo santarcangiolese, usate nel passato probabilmente come luoghi di culto, poi rifugi, magazzini, cantine e addirittura abitazioni.

Entrando nel ristorante si respira immediatamente un’atmosfera equilibrata e accogliente, esaltata dalle tonalità calde dei muri di pietra e dei mattoni a vista, dalle sinuose arcate, dalle travi di legno, dalle luci morbide. Anche l’arredo è in armonia con questo clima di serena familiarità, arricchito da tele con poesie e disegni del conterraneo maestro Tonino Guerra.

La struttura architettonica si sviluppa principalmente al piano terra, a cui si può accedere dall’ingresso di Via del Platano 21 o da quello originario di Contrada dei Fabbri 4, con varie sale ed una deliziosa veranda che in estate resta a cielo aperto, perfettamente agibile anche in inverno; alla veranda si affaccia un romantico terrazzino; la capienza del locale è di circa 140 posti, distribuiti in salette ariose e raccolte, comunicanti l’una con l’altra, che lasciano agli ospiti la giusta riservatezza ed un’adeguata tranquillità; all’occorrenza la disposizione delle varie sale permette di creare ampi spazi per eventi e cerimonie.
Sullo stesso livello si trovano anche le moderne ed attrezzate cucine, mentre al primo piano sono stati ricavati gli ampi servizi. Nell’area sottostante il ristorante sono visitabili le grotte tufacee, con uno spazio destinato alla cantina.

Il ristorante è stato ristrutturato senza barriere architettoniche.

La Famiglia Lazzaretti

Saragoni Leontina

” La ma’ “

Sempre con le mani in pasta (sfoglina Romagnola) e alla preparazione dei primi piatti.

Lazzaretti Roberto

” Quel che fa’ “

All’accoglienza in sala e sommelier.

Lazzaretti Sabrina

” La Sabri “

All’accoglienza della Residenza e in cucina alla preparazione dei secondi piatti.

Lazzaretti Pierangelo

” Agno “

Alla piadina e alla selezione delle carni.

Saragoni Leontina

” La ma’ “

Sempre con le mani in pasta (sfoglina Romagnola) e alla preparazione dei primi piatti.

Lazzaretti Roberto

” Quel che fa’ “

All’accoglienza in sala e sommelier.

Lazzaretti Sabrina

” La Sabri “

All’accoglienza della Residenza e in cucina alla preparazione dei secondi piatti.

Lazzaretti Pierangelo

” Agno “

Alla piadina e alla selezione delle carni.

La Cucina

La tradizione della gastronomia romagnola è alla base di ogni piatto, talvolta rivisitata con una creatività tutta contemporanea, senza rinunciare alla generosità dei sapori e alla soddisfazione del palato.

Particolare cura viene prestata alla scelta delle materie prime di qualità, fondamentali nella storia del Lazaroun, e alla presentazione dei piatti.

Tra le specialità offerte dalla cucina, ottimi sono i primi piatti con la pasta fatta in casa; prelibate le carni, tra cui quelle bovine di Razza Romagnola, quelle suine di Razza Mora Romagnola e quelle ovine dei pascoli dell’Alta Valmarecchia (come il “castrato” di agnellone), usate sia per i secondi piatti, che per sughi o affettati; speciali i formaggi: il nostro Formaggio di Nicchia di Santarcangelo, formaggio pecorino e formaggio misto stagionato nelle grotte Tufacee all’interno del Ristorante, e il celebre formaggio di fossa di Sogliano, una particolare caciotta di pasta chiara e morbida, la cui stagionatura avviene per almeno tre mesi in fosse scavate nella roccia arenaria tipica della zona di Sogliano, che le conferisce aromi leggendari e un sapore dolce e piccante al tempo stesso.

Anche nei condimenti usati l’attenzione è rivolta ai prodotti tipici della terra romagnola; di pregio l’olio extravergine DOP delle Colline di Romagna, dal sapore gustoso e piacevole, ricco di eccellenti proprietà organolettiche e dalla bassissima acidità.

Da assaggiare gli antipasti, da quelli tradizionali alle proposte più innovative, e i dessert golosi.

I nostri menù seguono le stagioni e per questo motivo i piatti potrebbero subire variazioni al fine di garantire la freschezza delle materie prime.

Guarda qualche nostro piatti

Il Barbecue a vista e la Landeria

Il Barbecue e il Girarrosto

Gli arredi dimenticati di una vecchia bottega riprendono vita nella zona Barbecue, in centro sala. Potete scegliere quello che preferite dalla Bottega della Carne e noi lo cucineremo davanti ai vostri occhi nel Barbecue o nel Girarrosto!

La Landeria

Sempre in centro sala, vi aspetta l’Antica Landeria, per un antipasto di pregio, uno spuntino veloce nella pausa pranzo o una cena diversa ed invitante. E se vorrete, potrete portare a casa vostra o regalare ai vostri cari le “Buone Cose della Bottega di Lazaroun“: i pregiati salumi, i formaggi migliori, le marmellate e il miele nostrano, gli oli, i vini, la pasta fatta in casa, i nostri sughi e tante altre cose buone.

Perché Landeria…

Landeria deriva dal termine dialettale romagnolo “landa”, che significa “fetta”. Un tempo, quando si andava a fare spesa nella vecchia bottega, si chiedeva in dialetto: “dam un pez ad furmai, do’ eti ad salam e quatri “landi” ad che parsot, che bon!” che, tradotto, significa: “dammi un pezzo di formaggio, due etti di salame e quattro “lande” di quel prosciutto, quello buono!” Tanto era buono, prezioso e costoso che si chiedeva a lande, cioè a fette.

“Dal 1928 la vecchia affettatrice BERKEL affetta per voi solamente pregiati salumi provenienti da tutta Italia”

La Cantina

La nostra cantina è ricavata nelle antiche Grotte Tufacee del 1300 scavate nel tufo naturale tipico di Santarcangelo di Romagna.

Questa caratteristica, grazie alla freschezza e umidità naturali, la rende ideale per la conservazione nel tempo dei vini che abbiamo selezionato per voi.

Roberto Lazzaretti

Titolare e Sommelier

Il vino prepara i cuori e li rende più pronti alla passione.

Publio Ovidio Nasone

La nostra cantina è ricavata nelle antiche Grotte Tufacee del 1300 scavate nel tufo naturale tipico di Santarcangelo di Romagna.

Questa caratteristica, grazie alla freschezza e umidità naturali, la rende ideale per la conservazione nel tempo dei vini che abbiamo selezionato per voi.

Roberto Lazzaretti

Titolare e Sommelier

Il vino prepara i cuori e li rende più pronti alla passione.

Publio Ovidio Nasone

La Nostra Storia

La storia del Lazaroun è strettamente legata all’antico borgo medievale di Santarcangelo di Romagna, strategica sede d’incontro per mercati di bestiame e luogo di scambio a ridosso della via Emilia (antica strada di viandanti a pochi chilometri dal mare ed ai piedi delle colline), divenuto ben presto un centro di affari. E quale posto migliore per fare affari se non davanti a un bel piatto di pasta o a un bicchiere di vino?

Il Lazaroun nasce qui, attorno al 1800, nella Contrada dei Fabbri 4, in un antico palazzo quattrocentesco del centro storico, con il nome di “Osteria La vite“, e continua la sua attività ancora quando, ai primi del ‘900, diviene “L’usteri’ ad Brudet”, soprannome della famiglia Lepri che per diverse generazioni gestisce questa osteria.

Ed è nel 1965 che la Famiglia Ioli rileva questa osteria e le attribuisce il nome “Lazaroun” in memoria del nonno, così soprannominato perché, sagace e simpatico personaggio di piazza, era solito frequentare locande e botteghe e non pagare i conti. Si dice che un giorno andò a Roma e dopo aver dormito e ben mangiato scappò senza pagare; i proprietari gli corsero dietro e gli gridarono “Lazarun vieni a pagare!” Sentendosi chiamare per nome si fermo’ e disse: “Osta… ma am cnusi’ enca qua?” (Accidenti… ma mi conoscente anche qui?). E dovette pagare.

Nel 1979 mia mamma Tina cominciò a lavorare in questa cucina, preparando la sfoglia a mano, cucinando trippa e baccalà per i clienti, mentre io, dopo l’uscita dalla scuola elementare, mi recavo alla trattoria per servire il vino.

Fu nel luglio del 1984 che la mia famiglia decise di rilevare la trattoria: mio babbo Guerrino e mia mamma Tina in cucina ai fornelli; io, appena quattordicenne, in sala a servire ai tavoli; i miei fratelli erano ancora piccoli per essere coinvolti. Cominciava così la nostra storia in questo luogo, dove mia mamma e mio babbo cucinavano piatti semplici, ma allora come oggi cercando il prodotto genuino, di qualità, servito in un ambiente familiare. La storia continua, i miei fratelli crescono e anche loro danno supporto alla cucina. Cresce la voglia di migliorarsi, l’esperienza della mamma in cucina si incrocia con la voglia di novità e l’entusiasmo dei più giovani, dando origine così ad una cucina creativa basata però su tradizioni e piatti antichi.

Qualche anno dopo, nel 1997 un altro cambio generazionale: finalmente mi sento pronto a prendere le redini della trattoria, sempre comunque affiancato dalla famiglia. Comincia così un restauro dell’intero palazzo che dura circa quattro anni; riemergono i possenti muri di pietra, i pavimenti di cotto antico e le misteriose grotte tufacee del 1300. Ora la trattoria di famiglia si è vestita del suo abito migliore, chiamandosi Ristorante Lazaroun, ma non dimentica mai le sue origini, fin da quel primo bicchiere di vino servito all’osteria.

Roberto Lazzaretti